REDD digitalizza interi set di documenti sia di progetti di sviluppo immobiliare che di edifici esistenti, grandi o piccoli che siano, ai fini della validazione del corredo documentale.
La mera suddivisione dei documenti in cartelle non aiuta il lavoro di tecnici e legali. Per poter consultare i file, occorrerà leggerli manualmente uno per uno.
Il software di intelligenza artificiale estrapola tutte le informazioni di natura urbanistica ed edilizia rilevanti e/o richieste dal cliente e le fa confluire in un report riepilogativo, con l’indicazione del percorso per recuperare il documento all’interno della vasta data room.
Il report permette di filtrare e ordinare i documenti in base ai criteri desiderati.
Mediante le informazioni estratte, viene compilato automaticamente un questionario circa la completezza o meno del corredo documentale e assegnato uno score alla documentazione.
I servizi di REDD per i clienti con molti documenti per pochi immobili restituiscono un report che:
Semplifica l’analisi del corredo documentale
Abbrevia le tempistiche dell’operazione
Genera un risparmio economico notevole
Un Istituto Bancario ha incaricato REDD di digitalizzare l’intero set documentale di un progetto di sviluppo immobiliare: circa 20.000 documenti relativi a 3 progetti.
L’intelligenza artificiale e un team tecnico e legale appositamente costituito hanno permesso di analizzare i documenti in circa 30 giorni ed elaborare un file riepilogativo con il quale oggi tutti i diversi team al lavoro sul progetto possono ricercare la documentazione di interesse.
Potendo estrarre dai documenti svariate informazioni con parametri personalizzabili, è possibile anche incrociarle. In questo caso particolare si è potuto addirittura rintracciare, grazie alla descrizione acquisita digitalmente, un documento della Sovraintendenza Capitolina altrimenti introvabile perché senza numero di protocollo.
Al fine di razionalizzare la gestione del proprio portafoglio immobiliare, un ente proprietario di molti immobili ne ha destinato una parte alla costituzione di un fondo immobiliare ad apporto.
REDD ha collaborato alla verifica digitale della documentazione relativa all’apporto, al fine di determinare la trasferibilità di ciascun immobile. Grazie a questa verifica, in tempi brevi si è potuto appurare che, pur essendo tutti gli immobili trasferibili, molti di essi avevano un corredo documentale non sufficiente a determinare la legittimità degli edifici.
La società di gestione del risparmio è stata, dunque, incaricata di completare la documentazione attraverso un’azione di ricerca e di accesso agli atti della Pubblica Amministrazione, tutt’ora in corso.
La completezza del corredo documentale costituirà un elemento positivo di valutazione degli immobili, al momento della loro dismissione. In proposito, si ricorda che tutti i fondi immobiliari hanno una durata e, pertanto, si arriverà, comunque, alla vendita degli immobili, durante il percorso o alla fine dello stesso.
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